Voglio iniziare con alcune notizie, per "gentile" concessione di wikipedia, sulla montagna che oggi andremo a scalare
Il monte Cengio è una montagna dell'Altopiano dei Sette Comuni alta 1.354 m s.l.m.. Si trova nel territorio comunale di Cogollo. È stata teatro di importantissime battaglie durante la prima guerra mondiale, che hanno coinvolto soprattutto i reparti dei Granatieri di Sardegna (che sulla montagna persero complessivamente, assieme ai fanti delle Brigate Catanzaro, Novara, Trapani e Modena, tra morti, dispersi e feriti, 10.264 uomini fra il 29 maggio e il 3 giugno 1916). La montagna divenne l'ultimo baluardo difensivo all'attacco austroungarico, in caso di conquista nemica infatti, gli imperiali avrebbero potuto raggiungere agevolmente la pianura veneta. L'intera zona è considerata Sacra alla Patria e sono visitabili un'ardita mulattiera di arroccamento a precipizio sulla pianura sottostante che sfrutta per lo più cenge naturali, in alcuni tratti vi sono inoltre gallerie scavate direttamente nella roccia ed una chiesetta dedicata ai soldati che qui hanno perso la vita. Alla loro morte è stata dedicata anche una statua con le sembianze di un granatiere costituita di pezzi di granate esplose.
Decidiamo cosi di parcheggiare nella piazza del duomo di Cogollo in una giornata torrida sperando di trovare un po' di fresco nelle gallerie costruite dai gloriosi militari, e dopo un caffettino in un bar li vicino iniziamo a salire, la forestale non presenta grandi pendenze ma il fondo ghiaioso, nella prima parte, la rende difficoltosa. Ridendo e scherzando e .....faticando arriviamo in cima dove inizia il parco monumentale con questi fantastici labirinti di gallerie e trincee che percorreremo, a tratti spingendo, con le nostre bike. Decidiamo anche di visitare il ristorantino che troviamo sul nostro percorso prima della lunga e non semplice discesa. E proprio qui iniziamo la vestizione per tornare alle macchine, il primo tratto è su semplice forestale che porta al forte Corbin ma poco dopo devieremo sul più impegnativo sent. 639 fino giù a valle dove c'era ad attenderci una temperatura di 34°C e seguendo in parte il fiume Astico, dove il nostro Cinghi non ha resistito a tuffarsi nelle sue fresche acque! ,arriviamo sulla provinciale che percorreremo per alcuni Km prima di arrivare alle macchine quasi sciolti dall'incredibile caldo.
QUI LE FOTO
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